I rapporti tra le due località verranno scandagliati nel corso del procedimento in corso ad Asti. Secondo la Dda di Torino sarebbe stata creata una locale "estera" riconducibile ai Bonavota
Colpo di scena nel corso della nuova udienza del processo Rinascita Scott. Gaetano Cannatà e Michele Camillò hanno deciso di saltare il fosso e di parlare con i magistrati della Dda di Catanzaro. Le loro rivelazioni potrebbero provocare un altro duro colpo alla criminalità organizzata della provincia (ASCOLTA L'AUDIO)
L’impresa è stata sottoposta a controllo giudiziario: è la prima volta in Italia. Tra i soci figurano persone vicine ai palermitani cugini Salvo, inoltre avrebbe favorito ditte riconducibili al clan Grande Aracri
La decisione degli avvocati è arrivata dopo che il giudice ha rigettato la loro richiesta di astensione nei suoi confronti. Ora sarà la Corte d'Appello di Catanzaro a decidere sulla ricusazione
AUDIO-VIDEO ESCLUSIVO | Le rivelazioni dell’ex padrino emergente di Vibo Valentia nell’ambito dell’inchiesta Imponimento. Fucili provenienti dai Balcani anche per uccidere l’ex pm antimafia Manzini. Storie di traffici, partnership criminali e riciclaggio (ASCOLTA AUDIO)
VIDEO | Ospite della trasmissione Otto e mezzo, il magistrato ha parlato dell’avvio del maxi-processo anti ‘ndrangheta, dell’omicidio del giovane Willy e delle riforme: «Quello che ho in testa io non si farà nemmeno con questo governo» (ASCOLTA L'AUDIO)
Alcuni avvocati hanno sollevato eccezioni riguardo al distanziamento sociale, altri hanno lasciato l’aula. L’udienza è stata sospesa. Decine le costituzioni di parte civile (ASCOLTA L'AUDIO)
È quanto dichiarato dal procuratore di Catanzaro arrivando nell'aula bunker di Rebibbia dove si tiene la prima udienza preliminare dell'inchiesta che vede alla sbarra 452 imputati (ASCOLTA L'AUDIO)
Sono 452 gli imputati per i quali la Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio. Si inizia alle ore 9,30 nell’aula bunker del penitenziario di Rebibbia (ASCOLTA L'AUDIO)
Rinascita Scott: luce sulle regole non scritte imposte dalla ‘ndrangheta nelle celle. Abbigliamento, pasti, gerarchie, riti. Il racconto di un siciliano. L’aforisma del boss Emanuele. Peppone Accorinti e l’inquietante richiamo al delitto Cosmai
A Milano processo con rito abbreviato nei confronti di 25 persone accusate di essere esponenti della locale cosca di Legnano-Lonate Pozzolo. Tra di essi anche un ex consigliere comunale
Due gang si erano divise il quartiere monopolizzavano lo spaccio. Marijuana e coca potevano passare solo da loro. Chi ha osato sfidarli ne ha pagato le conseguenze. Come due ragazzini sequestrati
VIDEO| Sono 17 le persone finite in carcere nell'ambito dell'inchiesta che ha permesso di disarticolare due associazioni dedite alla produzione e al traffico di droga. Contestato pure il sequestro di due minori. I gruppi erano legati anche a esponenti di 'ndrangheta
VIDEO| Le organizzazioni, con base nel quartiere Sbarre, avevano avviato una fiorente attività di spaccio, anche con ramificazioni in Veneto e con collegamenti con la locale 'ndrangheta
La decisione è stata comunicata anche ai vertici dello Stato. La confessione a Lac News24: «Mi sento fra l’incudine e il martello, partire o restare comportano in ogni caso rischi e sacrifici»
VIDEO | Poco più di un anno fa l'imprenditore fece arrestare i suoi estorsori. Tra i tanti cittadini e rappresentanti delle istituzioni presenti, anche il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri: «Lo Stato c’è, ora tocca a voi»
VIDEO| La strage di toghe e divise consumata dalla criminalità organizzata calabrese dagli anni ’50 fino all’alba del nuovo millennio. Un’accurata ricostruzione documentaristica che la nostra redazione propone nella settimana in cui l’Italia ricorda il sacrificio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
Il padre è Luigi Bonaventura ex reggente della cosca Vrenna-Ciampà-Corigliano-Bonaventura di Crotone. Il 20enne ha scritto al presidente della Repubblica Mattarella annunciando la scelta di lasciare l'Italia
Dovranno rispondere tra l'altro di corruzione, estorsione e minacce, condotte tutte aggravate dal metodo mafioso. Il blitz odierno nasce da un'operazione del 2017 che aveva fatto emergere rapporti diretti tra esponenti mafiosi e funzionari amministrativi
L’imprenditore di Nicotera denunciò e fece arrestare i suoi estorsori. Il coordinamento di Libera Vibo: «Ha perso la legge del silenzio, della rassegnazione e della paura»