Il segretario regionale del Pd interviene sulla vicenda che ha coinvolto il presidente della Commissione regionale anti-‘ndrangheta: «Il partito ha deciso di aprire un momento interno di riflessione e di dibattito, affinché la legalità non rappresenti un vessillo da agitare ma un autentico valore da esercitare»
Il presidente della Commissione regionale anti-’ndrangheta dopo le notizie di stampa sulla società Gife: «Sono cose che risalgono all’inchiesta “Falcos”, ho già chiarito tutto allora» Le sue parole alla vigilia delle audizioni sul Cara di Isola Capo Rizzuto, questa mattina a Palazzo Campanella
Dalle carte dell’operazione Jonnhy esce fuori una società riconducibile al boss riconosciuto di Roccelletta di Borgia della quale fino a qualche anno fa risultava socio l’attuale presidente della commissione antindrangheta della Regione. Arturo Bova ancor prima che consigliere regionale del PD, è un noto penalista, difficile per lui sostenere che non sapesse chi fosse Catarisano
L’attuale consigliere regionale e presidente della Commissione antimafia verso le dimissioni? Le quote della Gife sas di Catarisano finite agli atti dell’inchiesta Jonny
Chiesta condanna per l’ex consigliere regionale Mirabelli ed il processo per l'ex sindaco di Rende Bernaudo e gli ex assessori comunali Ruffolo e Gagliardi
Il consigliere comunale Pd in merito all’ottimo lavoro della Magistratura e delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata che «compromette l’iniziativa economica e l’agibilità democratica nella nostra Città»
Tre ordinanze per i 52 indagati coinvolti nell’inchiesta antimafia. Atti trasmessi alla Dda affinchè chieda inoltri al competente gip distrettuale una nuova richiesta
È accusato di aver premeditato e pianificato l’omicidio del 12 luglio 2004 nei pressi dell’abitazione della vittima che stava rientrando dall’ospedale di Vibo
Le indagini condotte dalle fiamme gialle hanno consentito di mettere in luce la pericolosità dell’indagato. Il valore del bene si attesta sulle 300 mila euro
Tutti sono ritenuti a vario titolo responsabili di una serie di omicidi con l’aggravante del metodo mafioso, commessi nel corso di una faida che insanguinò la cittadina reggina tra la fine degli anni ‘90 e i primi anni 2000, con l’uccisione di 5 persone
Da Giuseppe Paladino a Pasqualino Ruberto, da Marialucia Raso ad Antonio Mazza sino a Pietro Monterosso. E poi quella foto che ritrae Alessandro Gualtieri (ieri arrestato) con altri due consiglieri comunali
La richiesta degli esponenti pentastellati dopo l’operazione “Crisalide” che ha duramente colpito le cosche lametine: «E’ doveroso che si faccia la massima chiarezza attraverso la commissione d'accesso»
Lo scioglimento dei tre comuni reggini era stato deliberato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 11 maggio per accertati condizionamenti dell'attività amministrativa da parte di infiltrazioni criminali
Ricostruita l’intimidazione che tanto clamore ha provocato nella citta della piana. Individuati i presunti mandanti e il movente del gesto finalizzato a favorire la cosca di ‘ndrangheta Cerra-Torcasio-Gualtieri
Nel mirino del clan Cerra-Torcasio-Gualtieri pure il fondo agricolo di un’associazione di don Panizza. La città divisa dalle cosche per lo smercio della droga.Ben 661 i capi d'accusa
E’ quanto emerge dall’operazione “Crisalide”. Il clan Torcasio-Cerra-Gualtieri aveva affidato ad un presunto affiliato il compito di incendiare le auto degli spacciatori che trattenevano il denaro
Le misure di prevenzione riguardano Francesco Ferrante e Cosimo Morelli ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso. Il provvedimento è scaturito dall'operazione Eracle
Notizie portate fuori dagli istituti di pena grazie ad una 28enne della famiglia Torcasio in continuo contatto con la nonna Teresina Cerra. Svelati pure i retroscena di una rapina a Pizzo Calabro