L’inchiesta arriva a sentenza di secondo grado dopo 12 anni. L’operazione del 2013 portò all’arresto di quattro imprenditori considerati riferimento della cosca Giampà
Il fratello del magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio ha inviato la sua solidarietà ai familiari del 19enne vittima innocente di un agguato di ‘ndrangheta. «Il mio augurio è che i suoi assassini vengano finalmente arrestati»
I due magistrati hanno incontrato gli studenti delle superiori a Catanzaro. Il magistrato di Gerace: «Allenatevi a vivere senza telefonino». Il capo della Dda di Catanzaro e i pericoli delle «famiglie deleganti». Il plauso ai nuovi vescovi che hanno chiuso la saracinesca ai clan
All’uomo, individuato durante un incontro con alcuni familiari, è stato notificato un residuo di pena di un anno e 3 mesi. In passato era stato coinvolto in indagini su presunte associazioni a delinquere che avrebbero agevolato il clan Muto
Il 25 ottobre 2012 il giovane di Soriano Calabro è rimasto ucciso in un agguato di ‘ndrangheta. La sua sola colpa è stata quella di aver accettato un passaggio dalla persona sbagliata
Il collaboratore di giustizia William Alfonso Cerbo, ex vertice del clan Mazzei, conferma davanti ai pm milanesi l’esistenza di un patto tra Cosa Nostra, ’ndrangheta e camorra attivo tra Milano e Varese, con legami fino al mandamento di Castelvetrano
Nei loro confronti il Tribunale del riesame aveva parzialmente riformato il provvedimento. Tra i reati contestati, oltre l’associazione di tipo mafioso anche estorsione e lesioni personali
I pm della Dda di Milano hanno chiesto e ottenuto ancora tempo prima di depositare i nuovi atti nella maxi udienza, che va avanti da mesi, a carico di 146 persone
Il 16 ottobre 2005 la ‘ndrangheta uccise a Locri il consigliere regionale in un seggio delle primarie. Da quel delitto nacque una mobilitazione di giovani che scosse la coscienza del Paese. Una storia che ancora oggi scuote le coscienze e aspetta risposte sui rapporti tra clan e politica
Al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite è stato presentato lo studio della Fondazione Magna Grecia sull’utilizzo dei social da parte della criminalità organizzata. Presente anche il procuratore di Napoli che ha posto l’accento sulla necessità di modernizzare le tecniche investigative
Il tribunale di Bologna ha accolto le richieste della Dda. Per la 42enne è stato riconosciuto, in primo grado, il costante contributo per la vita dell'associazione mafiosa in sinergia con i vertici
Complessivamente 21 le misure cautelari nell’operazione denominata Saulo. Tra i reati contestati estorsioni e danneggiamenti. Documentata l'esistenza della classica 'bacinella', utilizzata per sostenere economicamente le famiglie dei detenuti e pagare le relative spese legali – NOMI
L’inchiesta Res Tauro restituisce un’immagine inedita della cosca: non più un monolite criminale granitico, ma un nucleo segnato da tensioni, risentimenti e profonde spaccature interne. In questo contesto, emerge con forza la figura del fratello del boss “Facciazza”
Vicino alla famiglia Romeo “Staccu” di San Luca, dovrà scontare una pena definitiva di 28 anni e 2 mesi di reclusione per effetto di tre sentenze irrevocabili
La Dda di Catanzaro ha chiuso il cerchio su presunti componenti e sodali del clan. La consorteria sarebbe stata favorita anche da un avvocato (in lista alle prossime elezioni) e da due carabinieri
Uno share pari al 7.1% per la prima puntata del format su La7. Spuntano un magistrato inedito, la gioventù e la passione per la musica. Gli anni da dj e la giovinezza vissuta con l’amico di sempre, oggi insigne storico delle organizzazioni criminali
Dopo la condanna a 8 anni, l'ex calciatore del Soriano considerato vicino ad ambienti della criminalità calabrese parla di una rapina da 120mila euro a Cremona. Nei giorni scorsi è stato interrogato anche dai magistrati della Dda di Milano
L’alto ufficiale assassinato nel 1990 in un agguato. Il comandante della legione carabinieri Calabria Sciuto: «Abbiamo il dovere di coltivare la memoria di un eroe intelligente e coraggioso»
Il collaboratore in Corte d’Assise: «All’epoca non mi importava niente. Le cosche erano preoccupate per l’assedio delle forze dell’ordine». La «maniacalità» di “U Pinnularo” per le telecamere e il rapporto «’ndranghetistico» con i Mancuso