Il piccolo stava giocando con una fionda quando una pietra l’ha colpito in pieno viso. Un complesso intervento chirurgico nell’Oculistica del San Giovanni di Dio ha permesso che la sua vista non rimanesse irrimediabilmente compromessa
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
Tra denunce di degrado e gravi lacune in materia di Sanità, l’ospedale di Crotone riesce a regalare ancora speranze ai propri pazienti. Raccontiamo un caso che ha visto una famiglia protagonista di uno spiacevole episodio, ma che grazie al reparto di Oculistica del San Giovanni di Dio non ha visto perdere l’occhio di un bambino.
Una semplice giornata di mare, tra giochi e risate in spiaggia tra parenti e amici, ad un certo punto si trasforma in un incubo per la famiglia di L.G., un bambino di soli 8 anni protagonista di un incidente che poteva costargli la perdita di un occhio. Il piccolo stava giocando con altri bambini con una una fionda ed una pietra quando all’improvviso un rimbalzo contro un muro causa una traiettoria sbagliata che finisce per colpire l’occhio sinistro del piccolo.
All’apparenza sembrava nulla di grave, tanto che L.G. ha continuato la sua giornata senza particolari problemi. Ma al risveglio, la mattina seguente, i genitori si accorgono subito che qualcosa non va: l’occhio appare opaco, gonfio, diverso. La corsa immediata al pronto soccorso dell’Ospedale di Crotone è frenetica, ma l’accoglienza del personale sanitario è pronta e competente.
Il reparto era super affollato, ma la bravura dei medici ha subito riconosciuto la gravità della situazione. Così il piccolo L.G. viene trasferito con urgenza in Oculistica. Lì, ad accoglierlo, un team che ha dimostrato cosa significa davvero “fare medicina” in ogni senso del termine. A prendere immediatamente in mano la situazione delicata il dottor Maurizio Scandale, da subito emerge serietà, professionalità e una rara umanità. Viene diagnosticata una ferita corneale perforante con prolasso dell’iride, un quadro clinico delicato ma non irreversibile pertanto decidono di intervenire senza perdere ulteriore tempo.
Con la sua équipe, il dottor Scandale affronta un’operazione complessa nel tentativo di salvare l’occhio del bambino. L’intervento riesce. Le parole dei medici sono prudenti: «I prossimi giorni saranno cruciali». Ma per L.G. inizia un percorso di cure e controlli giornalieri, sostenuto da un reparto che si distingue non solo per competenza tecnica, ma anche per empatia e attenzione verso il piccolo paziente.
In questo contesto difficile, emerge anche la figura affettuosa di un infermiere – chiamato affettuosamente “il mago” – che tra finte magie e sorrisi riesce a strappare risate al piccolo L.G., aiutandolo ad affrontare un momento traumatico con un pizzico di leggerezza.
In un territorio spesso dimenticato, come quello della provincia di Crotone – fanalino di coda in tante classifiche sanitarie – questa storia racconta un’altra verità: quella di professionisti che, nonostante tagli, carenze di personale e strutture spesso in difficoltà, ogni giorno lottano con abnegazione e passione per garantire la salute dei cittadini.
Oggi, grazie al reparto di Oculistica dell’Ospedale di Crotone, L.G. può ancora vedere il mondo con entrambi gli occhi. Un miracolo della medicina, certo, ma soprattutto dell’umanità e professionalità di donne e uomini in prima linea.
I genitori di L.G. vogliono ringraziare pubblicamente tutto il personale coinvolto, dal pronto soccorso al reparto di Oculistica, per aver restituito la speranza e il sorriso al loro bambino. «Grazie all’Ospedale di Crotone, il piccolo L.G. può ancora vedere il Mondo».