Codispoti, giovane artigiano di Ardore, realizza il sogno di una linea di prodotti tutta sua: «Non ho mai voluto andar via, voglio dimostrare che qui si può restare e costruire futuro»
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Lo aveva annunciato sulle pagine di LaC News24. Ed oggi, a distanza di pochi mesi, quel desiderio è diventato realtà. Il giovane calzolaio Antonio Codispoti di Ardore Marina, in provincia di Reggio Calabria, lancia la sua nuova linea di scarpe: le 106. Un sogno cresciuto nel tempo, tradotto in un pezzo di quotidianità grazie all'impegno, alla determinazione e alla passione di un ragazzo che ha deciso di non staccarsi dalla terra natia. Che ha preferito rimanere a contatto con i luoghi della propria infanzia, rinunciando a cercare il proprio futuro altrove. In un posto lontano, stipato al di là dei confini regionali.
Antonio anni fa si è trovato di fronte ad un bivio, sul bordo vertiginoso di una scelta: andare o restare. Ed ha lasciato che il cuore orientasse il corso dell'avvenire. Ha consentito alla voglia di rimanere in Calabria di prendere il sopravvento su ogni altra cosa. Una decisione che rivendica con orgoglio e che gli ha consentito, passo dopo passo, di tagliare il traguardo della felicità.
«Il mio desiderio è stati sempre quello di lanciare una linea di scarpe ed è quello che ho fatto», ci racconta Antonio con l'entusiasmo che lo contraddistingue. «Una linea che ora presento e che ho voluto chiamare, consultandomi anche con amici e altre persone, "Le 106" - aggiunge l'intraprendente calzolaio -. Un nome che riprende proprio quello della statale e che testimonia il mio forte legame con la regione. Sono molto contento delle scarpe: hanno un plantare ergonomico, una base di vero cuoio e sono fatte in vera pelle».
La speranza che accompagna Antonio è quella che il progetto possa avere successo. Un'aspirazione che poggia al momento sull'apprezzamento dei clienti per un prodotto fatto a mano e con dedizione. «Pur avendo avuto la possibilità di andare via dalla Calabria non l'ho mai fatto - commenta ancora Antonio -. Voglio rilanciare questa terra, far vedere che in Calabria c'è gente che vuole rimanere e lavorare. Voglio farle avere il posto che merita».